Sensibilità dentale cause comuni e soluzioni terapeutiche

La sensibilità dentale, conosciuta anche come ipersensibilità dentinale, è un problema che colpisce molte persone. Si manifesta con un dolore acuto e transitorio quando i denti entrano in contatto con stimoli esterni come cibi o bevande calde, fredde, dolci o acide. Questa condizione può influire negativamente sulla qualità della vita, ma è possibile prevenirla e gestirla con trattamenti adeguati e buone pratiche quotidiane. Ne abbiamo parlato con gli esperti della clinica dentale in Albania Biodent.al: ecco cosa ne è emerso.

Cause comuni della sensibilità dentale

Le cause della sensibilità dentale sono molteplici e spesso legate a fattori che danneggiano lo smalto o espongono la dentina sottostante, una parte del dente particolarmente sensibile.

Erosione dello smalto

Lo smalto dentale è una barriera protettiva che riveste i denti. Tuttavia, l’assunzione frequente di alimenti e bevande acide, come agrumi, bibite gassate e succhi di frutta, può indebolirlo. Anche il reflusso gastroesofageo, che espone i denti agli acidi dello stomaco, contribuisce all’erosione dello smalto. Con il tempo, questa perdita di smalto può portare all’esposizione della dentina e causare una sensibilità dolorosa.

Recessione gengivale

La recessione gengivale si verifica quando le gengive si ritirano, esponendo le radici dei denti. Questa zona non è protetta dallo smalto ed è quindi più vulnerabile agli stimoli esterni. Tra le cause più comuni ci sono lo spazzolamento aggressivo, l’uso di spazzolini con setole dure e le malattie parodontali, come gengiviti o parodontiti, che provocano l’infiammazione e il deterioramento delle gengive.

Bruxismo

Il bruxismo, ovvero il digrignamento involontario dei denti, è un altro fattore che può causare sensibilità dentale. L’attrito costante durante il sonno o in situazioni di stress può logorare lo smalto e creare microfratture nei denti, esponendo le aree più sensibili.

Procedure odontoiatriche

Alcuni trattamenti odontoiatrici, come sbiancamenti dentali, otturazioni o pulizie professionali, possono temporaneamente aumentare la sensibilità dentale. Questo avviene perché tali procedure possono irritare la dentina o modificare temporaneamente la struttura dello smalto.

Sintomi e diagnosi dell’ipersensibilità dentinale

I sintomi principali dell’ipersensibilità dentinale includono un dolore acuto e improvviso, generalmente localizzato in uno o più denti. Il dolore si manifesta in risposta a stimoli termici, chimici o tattili, e scompare rapidamente quando lo stimolo viene rimosso.

Per diagnosticare correttamente questa condizione, il dentista esegue un’anamnesi approfondita e un esame clinico. L’obiettivo è escludere altre problematiche dentali come carie, fratture o infezioni pulpari, che possono presentare sintomi simili. Talvolta vengono utilizzati test di sensibilità con stimoli controllati e radiografie per una valutazione più dettagliata.

Soluzioni terapeutiche per la sensibilità dentale

Gestire l’ipersensibilità dentinale richiede un approccio personalizzato, che combina trattamenti professionali e accorgimenti da seguire a casa.

Trattamenti professionali

Il dentista può proporre diverse soluzioni per ridurre la sensibilità:

  • Applicazione di agenti desensibilizzanti: Vernici o gel a base di fluoruro di sodio o nitrato di potassio possono sigillare i tubuli dentinali, impedendo agli stimoli di raggiungere le terminazioni nervose.
  • Sigillatura dei tubuli dentinali: L’uso di resine o materiali adesivi aiuta a proteggere le aree esposte, migliorando la resistenza del dente agli stimoli esterni.
  • Terapia laser: Questo trattamento innovativo desensibilizza le aree colpite, stimolando la formazione di una barriera naturale sulla dentina.
  • Restauri dentali: Nei casi più gravi, si possono utilizzare otturazioni o ricostruzioni per riparare le aree danneggiate e proteggere i denti.

Rimedi domiciliari

Oltre ai trattamenti professionali, esistono accorgimenti utili per alleviare i sintomi e prevenire il peggioramento della sensibilità:

  • Dentifrici specifici: Formulati appositamente per i denti sensibili, contengono ingredienti che aiutano a ridurre il dolore bloccando i segnali nervosi.
  • Igiene orale delicata: Utilizzare uno spazzolino a setole morbide e adottare una tecnica di spazzolamento corretta riduce il rischio di ulteriori danni a smalto e gengive.
  • Riduzione del consumo di alimenti acidi: Limitare bevande gassate, agrumi e altri cibi acidi protegge lo smalto dall’erosione.
  • Collutori e gel al fluoro: Rinforzano lo smalto e proteggono i denti dagli stimoli esterni.

Prevenzione della sensibilità dentale

Prevenire l’ipersensibilità dentinale è possibile adottando abitudini quotidiane corrette e sottoponendosi regolarmente a controlli dentistici.

  • Igiene orale ottimale: Spazzolare i denti almeno due volte al giorno con uno spazzolino morbido e usare il filo interdentale per rimuovere i residui di cibo tra i denti.
  • Attenzione all’alimentazione: Evitare eccessi di cibi acidi e zuccherati e preferire una dieta equilibrata può aiutare a mantenere denti e gengive sani.
  • Protezione dallo stress: Ridurre il bruxismo con l’uso di bite notturni o tecniche di rilassamento protegge lo smalto da usura e microfratture.
  • Visite regolari dal dentista: Controlli periodici permettono di monitorare la salute orale e intervenire tempestivamente per prevenire problematiche come la recessione gengivale.

Conclusioni

La sensibilità dentale è un problema comune ma gestibile, che richiede attenzione sia da parte del paziente che del professionista. Con trattamenti mirati, una buona igiene orale e abitudini preventive, è possibile ridurre il dolore e migliorare la salute dei denti, garantendo benessere e serenità nella vita quotidiana.

Di Ugo